Il centro è di chiara origine medievale, lo testimoniano i resti del poderoso castello che dalla rocca continuano a dominare quello che rimane del contado. E' anzi verosimile che su quell'altura sin dall'alto medioevo sia esistita qualche opera fortificata, poi adattata a castello o ricostruita in epoca successiva alla conquista normanna della Sicilia. I ruderi del castello costituiscono l'elemento locale più antico; infatti la tipologia della struttura potrebbe avvalorare la tesi di una sua origine anteriore al mille. Si tratta solo di un'ipotesi, la quale, però, se confermata, anticiperebbe al XI - X secolo l'origine di Saponara, il quale certamente è nato in funzione della suddetta struttura difensiva. La documentazione è scarsa, ma da quella esistente sappiamo che quale dote maritale, concessione, privilegio, lascito, investitura, baronia, ducato, Saponara, dal 1353 al 1804, fu possesso delle più nobili famiglie siciliane che avevano ingerenza politica nella Val Demone, del cui comprensorio faceva parte. Sappiamo da Vito Amico (1778) che il paese venne insignito del titolo di ducato nell'anno 1650 per privilegio di re Carlo, e che era situato in una valle amena piantata ad alberi fruttiferi, che a metà '700 era sovrastato da un castello già in rovina mentre era "elegante e magnifico" il palazzo baronale nel cui atrio sgorgavano "perenni fonti di acque". L'ultimo duca di Saponara fu Giuseppe Alliata Moncada che ottenne l'investitura nel 1805 e la mantenne fino al 1825, anno in cui la cittadina divenne comune autonomo assieme a Villafranca, con la denominazione di Saponara - Villafranca. Come ogni comunità, anche Saponara ha collezionato, nel corso dei secoli, tradizioni derivate da vicende storiche e usanze strettamente legate a fattori economici, sociali, culturali. Ogni popolo per affermare la propria identità ed acquisire connotati ben definiti ha bisogno di ripercorrere a ritroso la sua storia per individuarne le origini, leggerci dentro e fissarne i confini. Spesso, là dove la memoria viene meno ed il documento è lacunoso, intervengono in soccorso la leggenda e il mito in cui fatti e personaggi risultano amplificati dalla fantasia e dalla tradizione per quell'esigenza, tipicamente umana, di esemplarità ed esaltazione di quanto dall'uomo derivi ed a lui sia appartenuto. Pertanto nasce la necessità, in una comunità intelligente, consapevole di se stessa e delle sue origini, proiettata sì nel futuro ma allo stesso tempo ancorata alle radici generatrici, di ricercare, studiare, custodire gelosamente e perpetuare le tradizioni che il tempo le ha generosamente "consegnato". Riguardo a ciò gli abitanti di Saponara hanno sempre dimostrato una spiccata sensibilità ed hanno valorizzato il loro patrimonio culturale anche fissando, nel corso dell'anno, delle ricorrenze che investono sia l'ambito religioso che quello folklorico, attirando, nel primo caso una gran folla di fedeli, nel secondo di estimatori e cultori del genere o di semplici curiosi in cerca di qualche ora di divertimento e spensieratezza.